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dai GIORNALI di OGGILa Bce: "I tagli dei tassi sostengono l'economia reale. Stop agli aiuti, favorire la concorrenza" Il bollettino mensile "Crisi rallenta, ripresa entro metà 2010" Fmi: verso uscita recessione ma ripresa debole 7 luglio 2009 Nel primo trimestre 2009 crolla il Pil di Eurolandia Produzione industriale tedesca cresce a sorpresa del 3,7% Comunicato Eurostat Il Pil di Eurolandia nel primo trimestre del 2009 è crollato del 2,5% rispetto al trimestre precedente. Lo rende noto Eurostat, l'ufficio europeo di statistica, che nella sua seconda stima conferma così le precedenti. Si tratta del calo più marcato dalla nascita dell'euro. Nell'Unione europea il calo è stato invece del 2,4%. 2009-07-09 |
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2009-07-09
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per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.corriere.it2009-07-09 Il bollettino mensile "Crisi rallenta, ripresa entro metà 2010" La Bce: "I tagli dei tassi sostengono l'economia reale. Stop agli aiuti, favorire la concorrenza" FRANCOFORTE - L'attività economica dovrebbe restare debole per tutto il 2009, ma con una riduzione meno pronunciata rispetto al primo trimestre di quest'anno e successivamente, dopo una fase di stabilizzazione, è prevista una graduale ripresa, con tassi di crescita positivi sul trimestre precedente entro la metà del 2010. È la previsione contenuta nel bollettino mensile della Bce. Questa valutazione, spiega l'istituto di Francoforte, tiene conto di effetti avversi ritardati che verosimilmente si concretizzeranno nei prossimi mesi, come l'ulteriore deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Le significative azioni di stimolo intraprese dai governi in tutte le principali aree economiche - si legge ancora nel bollettino - dovrebbero però sostenere la crescita a livello mondiale e nell'area dell'euro, e il clima di fiducia potrebbe migliorare prima del previsto. I rischi per le prospettive economiche sono quindi bilanciati - afferma Francoforte - e le spinte al ribasso potrebbero venire da interazioni negative più intense o prolungate fra l'economia reale e le turbolenze finanziarie, ulteriori rincari del petrolio e delle materie prime, maggiori spinte protezionistiche, condizioni sempre più sfavorevoli nel mercato del lavoro e andamenti avversi dell'economia mondiale dovuti ad una correzione disordinata degli squilibri internazionali. STOP AGLI AIUTI - Secondo la Bce, è opportuno che i governi dell'area euro inizino subito a sospendere gradualmente le numerose misure adottate negli ultimi mesi a sostegno di settori specifici dell'economia. In questo momento - spiega l'istituto di Francoforte - è infatti indispensabile adoperarsi soprattutto per rafforzare la capacità di adeguamento e la flessibilità dell'economia dell'area euro in conformità al principio di un'economia di mercato aperta e in libera concorrenza. L'Eurotower sottolinea l'importanza cruciale di attuare il più rapidamente possibile le necessarie riforme strutturali, dato l'impatto negativo della crisi finanziaria su occupazione, investimenti e stock di capitale. Nello specifico, la Bce esorta i governi a realizzare riforme nei mercati dei beni e servizi per stimolare la concorrenza e accelerare la ristrutturazione e la crescita della produttività. Inoltre - si legge nel bollettino - le riforme del mercato del lavoro devono agevolare un adeguato processo di formazione dei salari e la mobilità del lavoro a livello settoriale e regionale. TAGLIO DEI TASSI - La Bce afferma inoltre che il taglio dei tassi di oltre tre punti in soli sette mesi si sta trasmettendo sui prestiti a famiglie e imprese, e "dovrebbe seguitare a sostenere l'attività economica nel prossimo periodo". La politica monetaria espansiva dell'Eurotower, aggiunge, dovrebbe trasmettersi "progressivamente" sull'economia reale, per effetto dello sfasamento temporale con cui manifesta i propri effetti. RISANAMENTO - Nel Bollettino mensile si ribadisce poi la richiesta fatta la settimana scorsa dal presidente Trichet: i paesi con ampio disavanzo e debito (non si fanno nomi, ma l'Italia corrisponde all'identikit) dal 2011, quando, complice la ripresa, andranno intensificati gli sforzi di risanamento, dovranno adoperarsi per un aggiustamento strutturale che dovrebbe raggiungere almeno l'1% del Pil su base annua e correggere così gli ingenti squilibri di bilancio accentuati dalla crisi. Si dovrà quindi superare in misura significativa il valore di riferimento dello 0,5% del Pil su base annua stabilito nel patto di stabilità e crescita. 09 luglio 2009
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.ilsole24ore.com2009-07-09 Fmi: verso uscita recessione ma ripresa debole 7 luglio 2009 Produzione industriale tedesca cresce a sorpresa del 3,7% Nel primo trimestre 2009 crolla il Pil di Eurolandia "L'economia mondiale sta iniziando a uscire da una recessione senza precedenti nell'era successiva alla Seconda Guerra mondiale, ma una stabilizzazione non è uniforme e si prevede una ripresa debole". Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale in un aggiornamento del World Economic Outlook, sottolineando che "le condizioni finanziarie sono migliorate più del previsto, grazie agli interventi pubblici. Gli ultimi dati suggeriscono che il tasso di declino dell'attività economica sta rallentando, anche se con differenze fra le varie aree. Nonostante questi segnali positivi, "la recessione globale non è finita, e la ripresa è prevista lenta", aggiunge il Fondo evidenziando come "la priorità è rafforzare il sistema finanziario: le politiche macroeconomiche devono essere di sostegno, mentre preparano il terreno a un ordinato ritiro degli straordinari interventi pubblici". L'Istituto ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita globale del 2010 collocandole al 2,5% con un miglioramento di 6 decimi di punto rispetto alle stime dell'Outlook di aprile. E ha peggiorato di un decimo di punto le stime 2009 al -1,4%. Per l'Italia l'istituzione di Washington ha rivisto nettamente al ribasso (-0,7 punti) le stime per quest'anno, prevedendo per quest'anno un calo del Pil del 5,1%, sostanzialmente allineato alle previsioni delle altre istituzioni. Migliorano, invece di 3 decimi di punto a -0,1% quelle del 2010. 7 luglio 2009
Produzione industriale tedesca cresce a sorpresa del 3,7% 8 luglio 2009 Nel primo trimestre 2009 crolla il Pil di Eurolandia Comunicato Eurostat
In Germania l'indice della produzione industriale ha registrato a maggio un incremento del 3,7%, dopo un calo del 2,6% ad aprile (il dato è stato rivisto al ribasso da un -1,9% preliminare). Lo rende noto il ministero dell'Economia. Il balzo mensile di maggio è il più elevato da agosto 1993 e ha superato le attese degli economisti, che avevano stimato una crescita dello 0,5%. Su base annua la produzione industriale é scesa del 17,9%. La produzione manifatturiera é salita del 5,1% mentre quella edilizia é scesa del 3,2%. 8 luglio 2009
Nel primo trimestre 2009 crolla il Pil di Eurolandia 8 luglio 2009 Comunicato Eurostat Il Pil di Eurolandia nel primo trimestre del 2009 è crollato del 2,5% rispetto al trimestre precedente. Lo rende noto Eurostat, l'ufficio europeo di statistica, che nella sua seconda stima conferma così le precedenti. Si tratta del calo più marcato dalla nascita dell'euro. Nell'Unione europea il calo è stato invece del 2,4%. Su base annua, rispetto al primo trimestre 2008, il Pil del primo trimestre è crollato del 4,9% nella zona dell'euro e del 4,7% nell'Ue. Nel quarto trimestre 2008 il tasso di crescita era stato -1,8% in entrambe le zone. Il dato peggiore nella zona euro resta quello della Germania (3,8%), seguita da Olanda (-2,8%) e da Italia e Austria (-2,6%). Ma tutti gli Stati membri hanno avuto un segno negativo, tranne Polonia e Cipro. 8 luglio 2009
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